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Spreco Alimentare: nuovi metodi per calcoli precisi.
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21/10/2014
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Il World Resources Institute lancerà il prossimo anno un nuovo metodo per calcolare lo spreco alimentare. Un passo verso la riduzione?
Servono strumenti più affidabili per calcolare lo spreco alimentare. E' quel che auspica World Resources Institute, che ha diffuso alcuni dato ieri per la giornata mondiale del cibo. L'evento era promosso dalla Fao e volto ad accrescere la consapevolezza riguardo alla fame nel mondo. Un modo di ridurre le dimensioni del problema è affrontare il tema dello spreco di cibo, per limitare anche l'impatto del settore agroalimentare sull'ambiente. Nel mondo tale spreco ha luogo a tutti i livelli della catena. Circa il 24% delle calorie alimentari prodotte per l'uso umano vengono dilapidate nel tragitto dall'azienda agricola al piatto, e negli Stati Uniti la percentuale è ancora maggiore. Ma il modo in cui tutto ciò avviene, varia molto a seconda di dove ci si trovi. Lo si nota osservando la mappa disegnata dal World Resources Institute.
In Europa, Nord America e Oceania, più di metà dello spreco alimentare avviene nella fase finale, quella del consumo. In pratica siamo tanto spreconi da non finire mai quel che abbiamo nel piatto, e regalarlo alla spazzatura. Ciò significa che aumentare la consapevolezza dei consumatori può essere la chiave per ridurre queste percentuali così imbarazzanti. La fotografia è ben diversa se prendiamo in esame invece l'Africa subsahariana, l'Asia del Sud e del Sud-Est. La gran parte dello spreco si accumula invece più a monte nella catena alimentare, che ci si aspetta verrà presentato il prossimo anno. Questo perchè, secondo i ricercatori, ciò che si può controllare si può migliorare.
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